Descrizione
COSA E’ IL CURRICOLO VERTICALE?
Il curricolo verticale è lo strumento metodologico e disciplinare che affianca il progetto educativo. E’ il necessario complemento dei punti essenziali dell’offerta formativa (P.T.O.F.)
IL CURRICOLO VERTICALE PERMETTE DI:
- sviluppare un lavoro continuo con lo stesso “filo conduttore” metodologico sulle discipline lungo più cicli scolastici;
- sviluppare i passaggi di ciclo scolastici con il minor numero di “discontinuità” possibili;
- avviare un confronto metodologico e culturale tra professionisti della scuola che permetta la realizzazione di percorsi di ricerca/ azione;
- realizzare formazione interna centrata sull’aggiornamento disciplinare e sugli strumenti di supporto per la realizzazione del curricolo verticale, utilizzando sia esperti esterni sia competenze interne;
- realizzare un orientamento più efficace che passi da un orientamento articolato, soprattutto, sulle informazioni in uscita ad un orientamento articolato su competenze in itinere;
- avviare, nel tempo, attività standardizzate di valutazione dei processi di insegnamento/ apprendimento;
- avviare, nel tempo, attività di autovalutazione d’ istituto
A CHI SERVE IL CURRICOLO VERTICALE?
- Agli alunni e gli studenti ai quali si mette a disposizione uno strumento meglio calibrato alle loro esigenze non più interpretate come semplice aderenza ai programmi o alle indicazioni ma come presa d’atto della realtà su cui intervenire, sia in termini organizzativi sia in termini metodologici;
- alle famiglie che avranno a disposizione un altro strumento per orientarsi nell’offerta formativa, per capirla, per valutarla nelle diverse proposte;
- ai docenti che potranno confrontarsi su metodologie, programmi, elaborazioni scientifiche più recenti e trasferire questo confronto nella didattica quotidiana;
- alla scuola che realizza un curricolo partendo dal territorio e dai suoi bisogni e costruisce il primo passo per l’ autovalutazione d‘istituto, un altro strumento essenziale per realizzare compiutamente l’identità di una scuola;
- al territorio in cui opera la scuola.
L’ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO
«Nel rispetto e nella valorizzazione dell’autonomia delle Istituzioni scolastiche, le Indicazioni costituiscono il quadro di riferimento per la progettazione curricolare affidata alle scuole. Sono un testo aperto, che la comunità professionale è chiamata ad assumere e a contestualizzare, elaborando specifiche scelte relative a contenuti, metodi, organizzazione e valutazione. La costruzione del curricolo è il processo attraverso il quale si sviluppano e organizzano la ricerca e l’innovazione educativa. Il curricolo si delinea con particolare attenzione alla continuità del percorso educativo dai 3 ai 14 anni. Ogni scuola predispone il curricolo, all’interno del Piano dell’offerta formativa, nel rispetto delle finalità, dei traguardi per lo sviluppo delle competenze, degli obiettivi di apprendimento posti dalle Indicazioni. Il curricolo si articola attraverso i campi di esperienza nella scuola dell’infanzia e attraverso le discipline nella scuola del primo ciclo.
Il curricolo verticale fissa le competenze, gli obiettivi di apprendimento e i traguardi di competenza da
raggiungere per ogni annualità in un’ottica di progressione verticale che attraversa le dimensioni nelle quali si struttura la conoscenza. Il curricolo d’Istituto è il percorso che delinea, dalla scuola dell’infanzia, passando per la scuola primaria e giungendo infine alla scuola secondaria di I grado, un processo unitario, graduale e coerente, continuo e progressivo, in verticale ed in orizzontale, delle tappe e delle scansioni d’apprendimento dell’allievo, in riferimento alle competenze da acquisire e ai traguardi in termini di risultati attesi. L’obiettivo essenziale è quello di motivare gli alunni creando le condizioni per un apprendimento significativo e consapevole che consenta a ciascuno di loro di cogliere l’importanza di ciò che si impara e di trovare nell’apprendere il senso dell’andare a scuola. La costruzione del curricolo si basa su un ampio spettro di strategie e competenze in cui sono intrecciati e interrelati il sapere, il saper fare, il saper essere.
Campi di esperienza
I campi di esperienza sono luoghi del fare e dell’agire del bambino orientati dall’azione consapevole degli insegnanti e introducono ai sistemi simbolico-culturali. Le scuole, all’interno della loro autonomia didattica, articoleranno i campi di esperienza al fine di favorire il percorso educativo di ogni bambino, aiutandolo a orientarsi nella molteplicità e nella diversità degli stimoli e delle attività.
Discipline e aree disciplinari
Nella scuola del primo ciclo la progettazione didattica promuove l’organizzazione degli apprendimenti in maniera progressivamente orientata ai saperi disciplinari; promuove inoltre la ricerca delle connessioni fra i saperi disciplinari e la collaborazione fra i docenti. Il raggruppamento delle discipline in aree indica una possibilità di interazione e collaborazione fra le discipline (sia all’interno di una stessa area, sia fra tutte le discipline) che le scuole potranno delineare nella loro autonomia con peculiari modalità organizzative.
Nella scuola primaria, l’autonoma progettualità delle scuole prevede e organizza l’affidamento degli insegnamenti ai diversi docenti, con riferimento alla professionalità e alle inclinazioni, mentre nella scuola secondaria di primo grado si opererà tenendo conto delle classi di concorso.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze
Al termine della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, per i campi di esperienza e per le discipline, vengono individuati traguardi per lo sviluppo delle competenze. Tali traguardi, posti al termine dei più significativi snodi del percorso curricolare, dai tre a quattordici anni, rappresentano riferimenti per gli insegnanti, indicano piste da percorrere e aiutano a finalizzare l’azione educativa allo sviluppo integrale dell’alunno.
Obiettivi di apprendimento
Gli obiettivi di apprendimento sono definiti in relazione al termine del terzo e del quinto anno della scuola primaria e al termine del terzo anno della scuola secondaria di primo grado. Sono obiettivi ritenuti strategici al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze previsti dalle Indicazioni.
Valutazione
Agli insegnanti compete la responsabilità della valutazione e la cura della documentazione didattica, nonché la scelta dei relativi strumenti nel quadro dei criteri deliberati dai competenti organi collegiali. La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo.
Alle singole istituzioni scolastiche spetta poi la responsabilità dell’autovalutazione, che ha la funzione di introdurre modalità riflessive sull’intera organizzazione dell’offerta educativa e didattica della scuola, ai fini del suo continuo miglioramento, anche attraverso dati di rendicontazione sociale o dati che emergono da valutazioni esterne.
L’Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e formazione ha il compito di rilevare la qualità dell’intero sistema scolastico nazionale, fornendo alle scuole, alle famiglie e alla comunità sociale, al Parlamento e al Governo elementi di informazione essenziali circa la salute e le criticità del nostro sistema di istruzione e questo all’interno di un confronto internazionale che oggi va assumendo sempre più rilevanza»
(Da “Indicazioni per il curricolo per la Scuola dell’Infanzia e per il Primo Ciclo d’istruzione”)
Strumento musicale: progettazione complessiva
Pagina del Ministero dell’Istruzione dedicata all’Ed. Civica